Sull’erba inglese lo svizzero cerca un altro record in solitaria: mai nessuno è riuscito nell’impresa di trionfare per 8 volte sui campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club.
E’ Marin Cilic l’ultimo avversario che separa Roger Federer dall’ottavo titolo dei Championship, record che gli permetterebbe di staccare Pete Sampras e di issarsi in solitaria quale tennista più vincente di sempre sul prato inglese.
A 14 anni di distanza dalla prima finale disputata su questi campi, vinta contro Mark Philippousis, l’elvetico torna a giocarsi il titolo di Wimbledon per l’11esima volta (altro record di tutti i tempi), con l’obiettivo di arrivare a quota 19 major, risultato che fino a meno di un anno fa sembrava impossibile anche per Sua Maestà Roger.
Il croato arriva all’atto conclusivo dei Championship non avendo incontrato avversari tra i top10, ed avendo faticato più del dovuto nella sfida dei quarti di finale contro Muller (giustiziere di Nadal), ma con la consapevolezza di un tennis mai a così alto livello, probabilmente nemmeno nell’estate americana del 2014, quando sollevò al cielo il titolo di Flushing Meadows, suo primo, e finora unico, successo slam.
Federer, nella seconda settimana del torneo, ha avuto sicuramente avversari più ostici (nell’ordine Dimitrov, Raonic e Berdych), ma giunge al match per il titolo senza aver ceduto nemmeno un set nell’arco dei 6 incontri finora disputati, avendo mostrato un tennis sublime e con poche sbavature, che al massimo lo hanno costretto a rendere necessario affidarsi al tie break (5 disputati, altrettanti vinti). Il rendimento al servizio di Roger è stato finora pazzesco: solo 4 game di servizio persi, e mai 2 nello stesso incontro, un dato a cui Cilic dovrà porre rimedio per cercare di ripetere il match dello scorso anno, quando nei quarti di finale si arrese comunque all’elvetico nonostante un vantaggio di 2 set e con 3 match point a favore.
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