Dopo 112 anni il golf torna a far parte del programma olimpico. La scelta del CIO non è stata esente da polemiche, oltre alle defezioni dei top player per timore del virus Zika. Alle 12.30 il primo colpo, fiducia negli azzurri Manassero e Bertasio
Un debutto ma non assoluto, quello del golf alle Olimpiadi. Una disciplina che mancava da ben 112 anni nel carrè delle discipline inserite dal Cio, al quale non sono mancati strascichi polemici. Innanzitutto per la scelta di non partecipare fatta dai migliori golfisti in circolazione (come Jason Day, Rory McIlroy, Jordan Spieth e Dustin Johnson), ufficialmente per il timore di un contagio del virus Zika ma che probabilmente hanno preferito concentrare energie verso i tornei del circuito. Quattro giorni di tempo, a partire dalle 12.30 italiane, per concludere nel minor numero di buche le 72 previste dal percorso all’Olympic Golf Course, nella Reserva de Marapendi a Barra da Tijuca. Disegnato dall’architetto americano Gil Hanse, da un punto di vista tecnico è un par 71, di 6400 metri circa, con molti bunker, due laghi e green piccoli e mossi. Sessanta gli atleti che si sono qualificati con 34 nazioni partecipanti, tra cui il padrone di casa Adilson da Silva che avrà l’onore di tirare il colpo d’apertura. Se tanti hanno deciso di soprassedere alla manifestazione, molti giocatori di prim’ordine saranno presenti sul green. Il grande favorito è lo svedese 40enne Henrik Stenson, numero 5 del mondo e vincitore del terzo major di stagione, che ha umilmente ammesso la sua emozione nel partecipare ai Giochi Olimpici. Lo scandinavo è quotato a 6.00 ma molti fanno parte del novero di “papabili” al titolo. Pensiamo al numero 8 del mondo, lo statunitense Rickie Fowler (quota 15.00); l’undicesimo del ranking, lo spagnolo Sergio Garcia Fernandez (posta fissata a 8.00) e il vincitore di due Masters, anch’egli sotto la bandiera degli States, Bubba Watson (a quota 15.00).
Ma c’è anche tanta Italia in questo nuovo torneo che ci lasciano belle speranze per una medaglia. Il 23enne veronese Matteo Manassero, già vincitore di quattro titoli sul tour europeo e il 28enne Nino Bertasio, che ha avuto un buon rendimento in tutto l’anno, rappresentano le speranze azzurre. Le quote sui nostri portacolori non indicano un probabile piazzamento sul podio (posta a 81.00 per Manassero e 201.00 per Bertasio); la grande motivazione che i due golfisti incarnano potrebbe rappresentare il viatico migliore per un percorso comunque dettato da forti venti, in grado quindi di mettere in difficoltà anche i super favoriti.
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