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L’Evoluzione della parità di genere nel tennis: dalla lotta di Billie Jean King all'equiparazione dei premi negli Slam

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Copyright (c) 2022 Tim J Gray/Shutterstock

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La parità di genere nello sport in generale è un tema di grande attualità, ma il dibattito affonda le sue radici in battaglie combattute decenni fa. Tra le figure più iconiche che hanno dato il via a questo cambiamento c’è senza dubbio Billie Jean King, la campionessa di tennis che ha rivoluzionato il mondo sportivo, lottando per l’uguaglianza economica e il riconoscimento delle atlete donne.

La sfida di Billie Jean King: più di un semplice match

Negli anni ‘60 e ‘70, il divario nei premi tra uomini e donne nel tennis era abissale. Nel 1970, Billie Jean King e altre otto tenniste, note come le “Original 9”, sfidarono apertamente il sistema maschilista firmando contratti con il Virginia Slims Circuit, gettando così le basi per la creazione della Women’s Tennis Association (WTA).

Il momento più simbolico della sua lotta arrivò nel 1973, con la celebre "Battle of the Sexes". In un match altamente mediatico, Billie Jean King sconfisse Bobby Riggs, ex numero uno al mondo, dimostrando che le donne potevano competere e attirare lo stesso interesse del pubblico rispetto agli uomini. Questa partita fu un catalizzatore per la lotta alla parità di genere nel tennis a cui seguirono conquiste inedite.

Wimbledon e il lungo cammino verso la parità

Nonostante il successo della WTA e la crescente visibilità del tennis femminile, il percorso verso l’equiparazione dei premi nei tornei del Grande Slam è stato lungo e tortuoso. Gli US Open furono il primo Major a garantire uguali montepremi proprio nel 1973, mentre nel 2001 si allinearono anche gli australiani a Melbourne, ma si è dovuto attendere il 2007 per Roland Garros e Wimbledon – quest’ultimo il torneo più antico e tradizionalista – che si allinearono alle richieste di equità completando così il quadro.

Le resistenze erano forti e si basavano su argomentazioni come la presunta minore attrattiva del tennis femminile e il fatto che le donne giocassero al meglio dei tre set, mentre gli uomini al meglio dei cinque, garantendo uno spettacolo più coinvolgente. Tuttavia, grazie alla pressione di figure influenti come Venus Williams, la discussione si riaccese con forza, fino a costringere gli organizzatori a cedere al progresso.

Gli Slam e la parità raggiunta

Oggi tutti i tornei del Grande Slam – Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open – garantiscono gli stessi premi in denaro a uomini e donne. Questo è un risultato storico che ha aperto la strada a una riflessione più ampia sulla parità di genere nello sport, influenzando anche altre discipline. Nonostante i progressi, il dibattito rimane acceso in molti sport in cui il divario di compensi è ancora significativo. Nel calcio, nel basket e in altre competizioni professionistiche, le atlete continuano a lottare per ottenere gli stessi riconoscimenti economici e mediatici dei colleghi uomini. Tuttavia, il caso del tennis dimostra che il cambiamento è possibile: con la costante determinazione di atlete e istituzioni, la parità di genere nello sport può diventare una realtà concreta. Non perdete il prossimo appuntamento su Planetwin365.news alla scoperta dell’evoluzione dello sport: stay tuned!

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